Il cosiddetto Ecobonus sale al 110% e prevede detrazioni per specifici lavori di ristrutturazione, che siano di efficientamento energetico o sismico e tutela ambientale per le opere e gli impianti di ristrutturazione immobiliare su case e palazzi.
Di fatto sono interventi di riqualificazione energetica o sismica a costo zero per le famiglie, grazie a un credito d’imposta del 110% alle imprese che faranno i lavori.
Parlando in parole povere: non si dovrà tirare fuori un euro. L’impresa titolare dei lavori di ristrutturazione potrà, a sua volta, cedere il credito a banche e soggetti terzi per un numero illimitato di volte (oggi sono solo due) allo scopo di recuperare immediatamente la liquidità necessaria per coprire i costi. Il meccanismo è dunque semplice: l’impresa, applicando uno sconto del 100%, anticiperà il costo dei lavori ma riceverà un credito di imposta pari al 110% che potrà “passare” anche a banche o ad altri soggetti.
Per quali lavori si può chiedere:
a) interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo. Massimale di spesa: 60 mila euro “moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio”. I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i CAM-criteri ambientali minimi;
b) interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria. Massimale di spesa: 30 mila euro “ moltiplicato per il numero delle unità immobiliari”;
c) interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria. Massimale di spesa: 30 mila euro
A chi spetta:
Altro aspetto che chiarisce definitivamente il Decreto Legge n. 34/2020 è quello relativo ai soggetti che possono godere dei superbonus del 110%. In particolare, l’art. 119, comma 9 del Decreto Rilancio inserisce tra i beneficiari:
- i condomini
- le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio dell’attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari;
- dagli Istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati nonché agli enti aventi le stesse finalità sociali dei predetti istituti, istituiti nella forma di società che rispondono ai requisiti della legislazione europea di “in house providing” per interventi realizzati su immobili di loro proprietà ovvero gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica.
Attenzione perché le disposizioni “non si applicano agli interventi effettuati dalle persone fisiche, al di fuori di attività di impresa, arti e professioni, su edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale”.
Sconto in fattura e credito d’imposta cedibile:
In alternativa alla detrazione del 110% in 5 anni (utilizzo
diretto), sempre per le spese effettuate tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre
2021, il contribuente può optare:
a) per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un
importo massimo pari al corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha
effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito
d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti,
ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
b) per la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con
facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di
credito e altri intermediari finanziari.
Attenzione: Queste due opzioni si estendono anche a chi ha effettuato spese relative agli interventi di:
- recupero del patrimonio edilizio (Bonus casa). Quindi anche infissi.
- efficientamento energetico (Ecobonus). Anche infissi e schermature solari
- adozione di misure antisismiche;
- recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna;
- installazione di impianti fotovoltaici;
- installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
I nostri tecnici dopo avere effettuato un sopralluogo, consiglieranno il contribuente nella scelta migliore, con la redazione di un progetto che contenga costi certi e simulazioni economiche e lo seguiranno fino a lavori ultimati.
CONTATTACI al 3489817931 o all’email info@maia-engineering.it